La nuova funivia 3S Trockerner Steg, pronta nel 2019, risulta essere l’impianto a tre sostegni più alto al mondo. Arrivando a quota 3.883 m s.l.m. sul Piccolo Cervino, il gioiello delle alpi migliorerà significativamente il collegamento dei comprensori sciistici tra Svizzera e Italia.
Oggetto della progettazione esecutiva sono stati i tre sostegni di linea che, ognuno con caratteristiche e peculiarità diverse, hanno richiesto studi accurati e approfonditi per la varietà di fattori influenti: le basse temperature ad alta quota, la morfologia del terreno, il carico di neve e ghiaccio e soprattutto i violenti effetti del vento (vicino ai 300 Km/h) sono state le principali difficoltà affrontate durante lo sviluppo del progetto.
Di netta rilevanza è, oltretutto, la distanza che intercorre tra il secondo ed il terzo sostegno dell’impianto, ben 2700 m di campata, quasi 3 km di “salto nel vuoto” per le cabine che viaggeranno sulla funicolare. La considerevole altezza dei sostegni ha contribuito ad articolare ancor di più il lavoro che, infine, è stato validato con successo dagli enti preposti.
Il progetto costruttivo dell’intera carpenteria metallica si è svolto di pari passo con quello esecutivo. Questo ha permesso di rispettare le strette tempistiche che hanno caratterizzato l’intero processo progettuale. Composti da un “fusto” slanciato ed una “testa” imponente, i tre sostegni hanno un’altezza complessiva variabile tra i 47 e i 55 metri.
Essi sono stati modellati con attenzione maniacale ad ogni dettaglio, al fine di evitare qualsivoglia imprevisto durante il montaggio ad alta quota. L’ottimizzazione dei pesi trasportabili, unitamente alla continua ricerca di soluzioni di dettaglio migliorative, ha permesso di studiare ogni singola fase dell’assemblaggio in officina e soprattutto del montaggio in cantiere.
La definizione delle strutture secondarie ha concluso la fase di progettazione costruttiva; le scale di servizio, insieme alle passerelle per la manutenzione e l’accesso agli impianti da parte di personale autorizzato, ha rappresentato una parte fondamentale della modellazione che, forse più di tutte, ha richiesto un attenta analisi dei nodi di giunzione ai sostegni stessi. Il peso stimato delle opere in progetto è di circa 425 tonnellate di acciaio.