Punta Perotti

Attualmente parco urbano sul lungomare di bari, all’altezza della spiaggia di Pane e Pomodoro, Punta Perotti ha rappresentato uno dei più noti ecomostri edificati sul territorio nazionale. Il complesso, disposto ortogonalmente alla costa, era composto da due palazzi sviluppati su 14 piani ciascuno.

Il massiccio colosso, trecentomila metri cubi di cemento, era caratterizzato da strutture a setti portanti costituenti i vani scala. Oggetto di studio sono state le fasi di preparazione alla mera demolizione, nella fattispecie, l’individuazione degli indebolimenti, le costanti verifiche nelle fasi transitorie di indebolimento garantendo, cosi, la sicurezza in cantiere e la determinazione della disposizione delle cariche esplosive con la simulazione del crollo finale.

Per la prima fase sono stati individuati punti strategici nei possenti setti, ove, successivamente, sono stati eseguiti tagli di indebolimento al fine di facilitare e meglio controllare le fasi di collasso verticale con semiribaltamento; nelle fasi transitorie di lavorazione sono state eseguite, in maniera scrupolosa e continuativa, verifiche strutturali al fine di garantire la massima sicurezza in cantiere.

Per quanto concerne la seconda parte dello studio, un’attenta analisi a transiente dinamico non lineare ha consentito agli operai sul campo di posizionare, in modo preciso ed accurato, ogni singola carica.

La simulazione del crollo, infine, si è resa necessaria, nonché indispensabile, per definire la più probabile direzione di caduta, stante la critica situazione dovuta alla vicinanza della strada litoranea da un lato e della linea ferroviaria dall’altro. Grazie ad essa, infatti, la fase di demolizione, eseguita in tre tornate, ha soddisfatto pienamente le aspettative dei progettisti.