Compendio Loro Piana

Un concorso di idee, ha come filo conduttore di questa soluzione, il mimetismo che ha come protagonista la natura, il verde, gli alberi; il fabbricato si fonde con il terreno e diventa un tutt’uno con il paesaggio e il bosco retrostante. Il volume viene adagiato nella terra, scavata per realizzare il parcheggio interrato e riutilizzata per creare successivamente le collinette davanti al fabbricato. L’altezza si riduce e il terreno si modella per avvolgere le architetture e così una lingua di verde si stacca e si arrampica sulla facciata, l’architettura si frammenta e si forma un bosco di pilastri. Il fabbricato si mostra attraverso linee orizzontali, come un paesaggio all’orizzonte.

Il volume disposto sulla testata nord con uffici, mensa e locali di servizio, si erge leggero con vetrate e pannellature metalliche su un basamento in cemento, che infonde solidità e radicamento, richiamando la scultura di Pino Castagna nell’uso dei materiali (cemento e corten).

Il parcheggio interrato consente di liberare l’architettura e di renderla più organica e naturale. La passerella di collegamento tra il preesistente e il nuovo fabbricato, concepita come un ramo di un albero che si tende verso il passato, permette agli impiegati degli uffici preesistenti di accedere direttamente alla mensa/sala conferenze e al giardino per godere di una passeggiata nel verde.