Scuole in Mondragone (CE)

Oggetto di questa commessa sono state le verifiche di due edifici sede di due scuole in Mondragone (CE).

Il primo edificio preso in esame è situato nel centro di Mondragone sul viale Margherita, l’ala est è sede del Municipio mentre l’ala ovest ospita la scuola media “De Amicis”. Il secondo edificio invece è situato in Mondragone nel rione Amedeo e ospita la scuola media “Leonardo Da Vinci”.
L’attività ha preso avvio con l’osservazione degli edifici durante i sopralluoghi e attraverso lo studio dei progetto originali.

Da questa prima fase è nata una descrizione degli edifici in oggetto, in particolare il primo fabbricato occupa un’area quadrata, sviluppandosi con ali di fabbricato lungo i contorni dell’area include al suo interno un ampio cortile. L’edificio è una costruzione in muratura ordinaria costituita da elementi in tufo intervallati da corsi di mattoni pieni. La configurazione a ferro di cavallo non permette di considerare la struttura compatta e simmetrica rispetto a due direzioni ortogonali; l’ampliamento degli anni ’50 inoltre, essendo ad un solo piano fuori terra, comporta l’irregolarità della struttura anche in altezza.
Il secondo fabbricato invece ha pianta rettangolare. L’edificio è costituito da due livelli originali, ed un terzo livello sopraelevato. Internamente è presente un grande atrio centrale che si estende a tutta altezza fino al piano primo, mentre le aule sono dislocate lungo il perimetro di tale atrio su soli tre lati. Il soffitto dell’atrio è costituito da un’orditura di travi ribassate a grande luce rinforzate in occasione della sopraelevazione dall’inserimento di appoggi aggiuntivi in corrispondenza della parete di tamponamento del nuovo piano 2°. Tali appoggi sono costituiti da profili scatolari in carpenteria metallica riempiti di calcestruzzo. Il fabbricato è una costruzione mista in muratura ordinaria e calcestruzzo armato costituita da elementi murari in tufo e travi, pilastri e cordoli in calcestruzzo armato.

L’attività è continuata poi con un’analisi statica del fabbricato originario che ha evidenziato criticità in alcuni dei maschi murari. A questa fase preliminare, è seguita una verifica di vulnerabilità realizzata mediante un’analisi statica non lineare (analisi di pushover) che ha consentito di valutare la capacità degli edifici a resistere alle azioni orizzontali dovute ad un eventuale sisma. La seconda verifica ha dato esiti positivi, individuando per ciascuna direzione il livello di resistenza della struttura alle azioni sismiche.

Si è proceduto ad un intervento di miglioramento sismico (la normativa non consente interventi di adeguamento per gli edifici vincolati dalla Sovraintendenza). L’analisi dei meccanismi di collasso è stata effettuata prima e dopo la ristrutturazione e il recupero strutturale. Le analisi svolte hanno mostrato come gli interventi previsti in progetto (realizzazione di piani rigidi, consolidamento della struttura muraria) hanno consentito di aumentare il fattore di sicurezza di vulnerabilità sismica dell’intero edificio.